Un grande re ricevette in dono due pulcini di falco e si affrettò a consegnarli al maestro di falconeria perché li addestrasse.
Dopo qualche mese, il maestro comunicò al re che uno dei due falchi era perfettamente addestrato.
"E l'altro?" chiese il re.
"Mi rincresce, sire, ma l'altro falco si comporta stranamente; forse è stato colpito da una malattia rara, che non siamo in grado di curare. Nessuno riesce a smuoverlo dal ramo dell'albero su cui è stato posato il primo giorno. Un inserviente deve arrampicarsi ogni giorno per portargli cibo".
Il re convocò veterinari e guaritori ed esperti di ogni tipo, ma nessuno riuscì nell'impresa di far volare il falco.
Incaricò del compito i membri della corte, i generali, i consiglieri più saggi, ma nessuno poté far muovere il falco dal suo ramo.
Dalla finestra del suo appartamento, il monarca poteva vedere con grande rammarico e tristezza il falco immobile sull'albero, giorno e notte.
Un giorno fece proclamare un editto in cui chiedeva ai suoi sudditi un aiuto per il problema.
Il mattino seguente, il re spalancò la finestra e, con immenso stupore, vide il falco che volava superbamente tra gli alberi del giardino.
"Portatemi il fautore di questo miracolo" ordinò.
Poco dopo gli presentarono un giovane contadino.
"Tu hai fatto volare il falco? Come hai fatto? Sei un mago, per caso?" gli chiese il re.
Intimidito e felice, il giovane spiegò:
"Non è stato difficile, maestà: io ho semplicemente tagliato il ramo. Il falco si è reso conto di avere le ali ed ha incominciato a volare".
A volte, l'Universo permette a qualcuno di tagliare il ramo a cui siamo tenacemente attaccati, affinché possiamo renderci conto di avere le ali.
LIBERO FAMILY
domenica 26 gennaio 2014
Bellissima storia da leggere e condividere.... Il mezzadro scozzese (la storia della penicillina)
Mentre era al lavoro nei campi, un povero mezzadro scozzese sentì un grido d'aiuto provenire dalla palude vicina. Vide un bambino che affogava nelle sabbie mobili e a rischio della propria vita lo salvò. Il padre di quel bambino era un nobile: la sera stessa bussò alla casa del mezzadro e per sdebitarsi si offerse di pagare le scuole al figlio.
Così il figlio del mezzadro poté frequentare i migliori istituti del Regno Unito e laurearsi in medicina fino a diventare famoso. Il suo nome infatti era Alexander Fleming, lo scopritore della penicillina. Qualche tempo dopo, il figlio del nobile che il mezzadro aveva salvato si ammalò gravemente di polmonite e la penicillina lo guarì. Si chiamava Winston Churchill, il premier britannico che fermerà Hitler.
Senza saperlo, con un solo gesto il mezzadro scozzese aveva cambiato due volte la storia dell'umanità. Per chi si ritrova bombardato di notizie e sballottato fra eventi che non capisce più, questa storia vera, recuperata su Internet, rilassa come un messaggio alla cervicale.
Combatte quel senso di inutilità che ci pervade fino a immobilizzarci, come se ogni cosa fosse sfuggita al nostro controllo e il cinismo rappresentasse l'unico antidoto allo smarrimento. Ma le azioni di ogni individuo producono sempre un risultato da qualche parte. E hanno un senso preciso, anche quando chi le compie gliene dà un altro oppure nessuno, dal momento che non gli è concesso di conoscere tutto il copione.
Senza saperlo, con un solo gesto il mezzadro scozzese aveva cambiato due volte la storia dell'umanità. Per chi si ritrova bombardato di notizie e sballottato fra eventi che non capisce più, questa storia vera, recuperata su Internet, rilassa come un messaggio alla cervicale.
Combatte quel senso di inutilità che ci pervade fino a immobilizzarci, come se ogni cosa fosse sfuggita al nostro controllo e il cinismo rappresentasse l'unico antidoto allo smarrimento. Ma le azioni di ogni individuo producono sempre un risultato da qualche parte. E hanno un senso preciso, anche quando chi le compie gliene dà un altro oppure nessuno, dal momento che non gli è concesso di conoscere tutto il copione.
domenica 12 gennaio 2014
NELLA VITA NON SERVE CORRERE..... (bellissima storia di un cucciolo..leggetela)

sabato 11 gennaio 2014
La forza la trovi in te, nessuno te la può dare…

Ma perché non funziona tutto come nei film? …. (bellissima leggetela)
Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo? Perché dopo trent’anni, in un caffè del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato? Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli? Perché la frase giusta arriva sempre durante i l momento sbagliato? Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: ‘non importa, l’importante è che sei qui’? Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: ‘non ti ho mai dimenticato’? Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi. (David Grossman)
FAR MALE A UNA DONNA…Una donna non viene ferita solo con gli schiaffi e le botte…
• Falla sentire in colpa, anche dove non ne ha e le farai male perché per lei la colpa è scritta anche dove non c’è
• Dille che non è bella, anche se lo è, e ci crederà perché per lei piacersi è difficile
• Raccontale che non ce la farà, anche se è una persona capace, e inizierai a instillarle dubbi che le goccioleranno dentro
• Spiegale che mettere sempre prima gli altri di se stessa è una cosa buona da fare, e lei lo farà perché da sempre è stata abituata a essere l’ultima della lista
• Dille che è vecchia, anche se ha 30 anni, e lei inizierà a sentirsi tale perché alle donne è stato insegnato che quando gli anni passano sono da scartare
• Chiedile di mettersi in ombra, lasciando gli altri in luce, e lei ti dirà di si perché dentro le donne ancora pesa l’eredità della sottomissione
• Consigliale di rinunciare ai suoi sogni per quelli degli altri e lei ti ascolterà perché ha imparato che le sue ambizioni vengono dopo quelle di tutti, solo se avanza del tempo
• Mandale un mazzo di fiori dopo averla calpestata, dicendole che la ami immensamente e che senza di lei non puoi stare, e lei ti guarderà con un sorriso… e si preparerà a farsi calpestare di nuovo…
Mentre scrivevo queste frasi sentivo in bocca il sapore acre di parole che si scontravano tra loro. Far male a una donna certe volte è facile perché le donne spesso vivono senza protezione e scivolano nelle parole negative e negli stereotipi in cui sono state incasellate come fossero sabbie mobili. Chi le ferisce spesso non lo sa esplicitamente, ma ha inconsapevolmente intuito che ci sono passi facili per sottomettere l’animo femminile. Alle donne spesso non basta un lavoro di successo, non basta la bellezza, non basta la laurea, non basta il consenso… ci sono sempre spazi di fragilità che il mondo femminile coltiva come piante velenose: l’insicurezza, l’inadeguatezza, il bisogno famelico d’amore che restituisce un cuore sanguinante…
Solo il contatto con la forza interiore dell’anima può davvero proteggere una donna. Allora saprà trovare dentro se stessa la fiducia, la forza, il coraggio, l’autostima, la sua bellezza. E non sarà più possibile farle del male, perché lei ascolterà altre parole, quelle della sua anima…
(Simona Oberhammer)
martedì 7 gennaio 2014
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